Cos’è il Plasma Ricco di Piastrine (PRP)?
Il Plasma Ricco di Piastrine è un Concentrato di Piastrine e di Fattori di Crescita Piastrinici estratto da sangue intero fresco studiato fin dagli anni ’70 per il suo ruolo nella riparazione delle lesioni e nella promozione della proliferazione tissutale.
Ha da sempre trovato applicazioni in diversi campi medici quali dermatologia , ortopedia, chirurgia plastica, odontoiatria.
Negli ultimi anni , le terapie mediche rigenerative e quindi il PRP sono diventate il focus di ricerca nel campo della riproduzione.
Per chi è indicato questo trattamento?
Nei trattamenti FIVET/ICSI o OVODONAZIONE, questa tecnica è particolarmente raccomandata per ottenere una miglior risposta dell’endometrio essenziale per l’impianto endometriale e la gravidanza.
Il PRP sull’endometrio agisce in diversi modi stimolando processi di riparazione e rigenerazione tramite aumento della vascolarizzazione tissutale e promuovendo una azione immunomodulatrice che riduce i processi infiammatori.
La somministrazione endometriale di PRP è particolarmente indicato nelle donne che:
- non hanno ottenuto un endometrio ottimale nei trattamenti precedenti come per esempio mancata risposta alla stimolazione ormonale e difficoltà al raggiungimento di uno spessore endometriale > 6 mm
- hanno avuto numerosi fallimenti di impianto in assenza di altre cause uterine o embrionali
- hanno una sindrome di Asherman acquisita (aderenze endouterine causate da interventi o revisioni endouterine a seguito di aborti ricorrenti)
- che hanno utero fibromatoso o adenomiosi.
In cosa consiste la procedura?
Il trattamento si svolge nel corso del ciclo di preparazione endometriale in previsione del trasferimento embrionario ed è il ginecologo che stabilisce il timing adeguato per il trattamento con PRP. Consta di due somministrazioni: la prima in fase estrogenica e la seconda prima dell’inizio della terapia con progesterone.
Il processo prevede i seguenti steps:
- prelievo del campione di sangue (da 2 a 8 ml) dalla paziente;
- Separazione dei globuli rossi e del siero mediante centrifugazione e raccolta del concentrato piastrinico;
- Introduzione del PRP nell’utero mediante catetere intrauterino, previa apposizione di speculum.
Questo processo rapido e indolore viene svolto in ambulatorio
Quali sono i rischi?
La tecnica PRP è una procedura sicura: i rischi di trasmissione di malattie infettive e di risposte immunitarie anomale sono minimi, dato che avviene con sangue autologo in un processo completamente tracciato e sterile.