Secondo l’organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.) e l’American Fertility Society (A.F.S.) una coppia è da considerarsi infertile quando non è in grado di concepire e di avere un bambino dopo un anno o più di rapporti sessuali; viceversa è da considerarsi sterile quella coppia nella quale uno od entrambi i coniugi sono affetti da una condizione fisica permanente che non renda possibile avere dei bambini.
I dati presentati nel 2014 dalla Società Europea di Medicina della Riproduzione ed Embriologia (ESHRE) indicano che 1 coppia su sei ha problemi di infertilità.

In Italia la legge 40 del 2004 regola la Procreazione Medicalmente Assistita permettendo l’accesso alle tecniche alle coppie infertili coniugate o conviventi, di sesso diverso, in età potenzialmente fertile. Secondo la legge le tecniche di Procreazione Medicalmente Assistita devono essere applicate in modo graduale previo consenso informato da parte dei pazienti.

Dal 2004 ad oggi la legge 40 ha subito modifiche sostanziali tra le quali:

  • la possibilità di effettuare lo studio genetico dell’embrione prima dell’impianto in utero
  • la fecondazione eterologa (utilizzo di gameti provenienti da soggetti al di fuori della coppia)